La missione di Vera Squatrito è portare la storia della sua Giordana nelle scuole, per sensibilizzare i giovani riguardo al grave problema del femminicidio e delle relazioni violente. Dalla tragica morte di sua figlia, Vera ha dedicato ogni giorno alla lotta per i diritti delle donne, girando centinaia di scuole per raccontare la storia di Giordana e mettere in luce i segnali di allerta che non devono essere ignorati in una relazione maltrattante. “Continuo a farla vivere portando la sua storia nelle scuole”, afferma Vera, che con grinta e determinazione si impegna a trasmettere il messaggio di Giordana. Spesso, infatti, Vera utilizza le stesse parole che sua figlia aveva scritto, negli anni, su Facebook, intrise di riflessioni ma anche di saggezza e consapevolezza della violenza che stava subendo. Queste parole, cariche di verità, diventano strumenti potenti per far comprendere ai giovani i segnali di allerta e l'importanza di riconoscere e combattere la violenza. Gli scritti di Giordana, che riflettono una consapevolezza dolorosa ma necessaria, vengono utilizzati oggi da Vera per educare e prevenire i comportamenti violenti. Giordana aveva conosciuto colui che poi sarebbe diventato il suo assassino a soli 15 anni, considerandolo il suo primo amore. Lui aveva cercato di isolarla da tutti, portandola persino ad abbandonare la scuola. L'età scolastica rappresenta una fase cruciale, poiché è in questo periodo che iniziano a formarsi le percezioni e le attitudini verso le relazioni e il rispetto. Bullismo e violenza spesso hanno radici nella cultura patriarcale appresa fin dalla tenera età. Vera, con la sua testimonianza, cerca di contrastare questa cultura e di educare i giovani a riconoscere e combattere la violenza, affinché storie come quella di Giordana non si ripetano mai più. Il suo motto, che è anche il suo mantra, recita così: "Gridare sempre, mollare mai".